Come curare punture insetto

Finalmente è arrivata la tanto attesa bella stagione! Le giornate si allungano, si trascorre più tempo all’aria aperta, immersi nel verde. Ci si può rilassare facendo un bel pic nic, una passeggiata digestiva, un giro in bicicletta per sgranchirsi le gambe dopo una lunga giornata di lavoro… 

Per le attività outdoor, d’estate, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ed è anche un ottimo pretesto per trascorrere del tempo in famiglia, con i bambini. 

Una sola ombra rischia di oscurare questo idillio: l’insidiosa presenza di insetti e zanzare, che con le loro punture possono minare il divertimento e il relax della vita all’aria aperta. Specialmente se abbiamo la sfortuna di soffrire di particolari allergie.

Ecco, allora, che per godere appieno della bella stagione abbiamo la possibilità di ricorrere a rimedi e risorse per eliminare i disagi da puntura d’insetto. Vediamo come!

Riconoscere le punture di insetti

Primo passo: riconoscere le punture di insetti. Le punture, infatti, non sono tutte uguali e, oltre alle zanzare, potrebbe anche capitarci di essere molestati da vespe, zecche, ragni, formiche e altri simpatici animaletti. Come distinguere, dunque, fra loro i morsi di insetti? 

In genere, le punture di insetti si differenziano l’una dall’altra sia per l’effetto che per le macchie che lasciano sulla pelle. Ecco i casi più comuni.

  • Puntura di zanzara: suo sintomo principale è il prurito, che può essere più o meno intenso. Il pizzico si trasforma velocemente in un pomfo che tende ad arrossarsi e ad espandersi, provocando fastidio e irritazione. Il gonfiore e il prurito possono protrarsi anche per diversi giorni, ma la puntura di per sé non è pericolosa, a meno che il soggetto non sia allergico. In questo caso, oltre a questi banali sintomi, sporadicamente vi possono essere ripercussioni sul sistema cardiocircolatorio, con nausea e difficoltà a respirare.
  • Attacchi di vespe, api, calabroni: in questi casi, si avverte, invece, un dolore acuto ed immediato, con la formazione di un bozzo rosso e duro di circa 3cm. Se si è allergici, la tumefazione può ingrossarsi anche in maniera considerevole, fino a 8-10cm. Se sai di essere allergico, è importante ricordare di portare sempre con te l’antistaminico e di prenderlo non appena ti accorgi della puntura, per evitare l’evenienza più grave (lo shock anafilattico). Recati subito al pronto soccorso se i sintomi sono seri (mancanza di respiro, vomito, rush cutaneo, confusione mentale, ecc.)
  • Morso di pappatace: si manifesta con un fastidio più intenso rispetto a quello di una puntura di zanzara. Può provocare eruzioni cutanee con rossore, prurito, irritazione (anche in maniera diffusa, piuttosto che in un punto preciso), nonché una reazione allergica alla particolare sostanza che l’insetto rilascia quando morde. Occorre prestare attenzione, perché i pappataci sono anche portatori di Leishmaniosi, anche se è insolito che l’essere umano ne sia colpito. Questi insetti non sono in grado di volare molto in alto, quindi generalmente colpiscono all’altezza del terreno (attenzione, perciò, in particolare a piedi, caviglie e polpacci).
  • Puntura di formica: il veleno che questi insetti iniettano genera una sorta di piaga pruriginosa e arrossata nella quale, in seguito, si forma una vescicola trasparente. Il bozzo può anche ingrossarsi e diventare particolarmente dolente, ma di norma non supera il centimetro o due. Come altri animaletti, anche la formica può colpire in diversi punti del corpo, oppure può “farci visita” insieme ad altre sue “colleghe”, per cui occorre fare la massima attenzione qualora avessimo voglia di sdraiarci su un prato, cercando di scegliere zone il più possibile “libere” da piccoli abitanti.  
  • Morso di ragno: può capitare di incappare anche in questo “incontro ravvicinato”! La specie più comune nella nostra zona è la vedova nera, che solitamente reagisce soltanto quando si sente minacciata. Questo aracnide è dotato di un veleno piuttosto potente in grado di causare conseguenze anche importanti, ad esempio una certa rigidità muscolare, crampi, senso di nausea, tremore, cefalea e abbondante sudorazione. La puntura è spesso molto dolorosa e si distingue per i due tipici fori di entrata; il ragno violino, invece, produce una sorta di lesione “a bersaglio”. Entrambi i tipi di punture tendono ad arrossarsi molto velocemente e a gonfiarsi parecchio. 

Come vedi, le macchie da punture di insetti hanno caratteristiche particolari e sul loro aspetto ci si può basare – qualora non avessimo visto da dove provenisse “l’attacco” – per determinare il giusto rimedio o prodotto con il quale intervenire. Naturalmente, se la puntura dovesse essere molto dolente e dovessimo avere dubbi su come agire, sarebbe sempre raccomandato rivolgerci tempestivamente al medico o al farmacista.

Punture di insetti: gonfiore eccessivo

Che fare, poi, se il turgore dovesse diventare eccessivo? Il gonfiore da puntura insetto può permanere anche dopo 24 ore, il che non rappresenta, di norma un pericolo. Tuttavia, se il l’irritazione dovesse espandersi fino a raggiungere i 10cm circa e il dolore dovesse diventare intenso, meglio recarsi dal medico o al pronto soccorso. Questo, specialmente se si è stati colpiti nella zona della bocca, della gola e degli occhi, e se la lesione dovesse infettarsi (lo si riconosce dalla comparsa di pus e rigonfiamenti eccessivi).  

Un occhio di riguardo, lo ribadiamo, va prestato in caso di allergia, ad esempio se una puntura di pappataci dovesse provocare un gonfiore troppo pronunciato e un dolore crescente. 

Punture di insetti: quando preoccuparsi

Se, dunque, la puntura di insetto dovesse originare un gonfiore esagerato, un bozzo molto duro e prurito persistente anche nei giorni a venire, meglio correre ai ripari e chiedere consiglio al medico o al farmacista. 

Il nodulo da puntura di insetto può essere trattato efficacemente con i giusti prodotti, che servono sia a lenire i sintomi sia a prevenire eventuali reazioni allergiche, soprattutto se ad essere stati “bersagliati” sono dei bambini. 

Come alleviare il prurito da puntura di insetto?

Nel caso in cui si tratti di una semplice puntura di zanzara, che magari continua a farci prurito dopo giorni, esistono diversi rimedi naturali che possiamo applicare:

  • Una preparazione con bicarbonato di sodio, miele e aceto;
  • Succo di limone;
  • Una soluzione con acqua salata;
  • Impacchi con ghiaccio;
  • Una frizione con uno spicchio d’aglio o un pezzetto di cipolla.

Questi rimedi sicuramente aiutano a trovare sollievo dal prurito persistente causato dalle punture di zanzare e altri insetti.

Come sgonfiare le punture di zanzara? Lo Stick dopopuntura Medel

Se, invece, preferisci utilizzare un prodotto più affidabile e potente per alleviare prurito e gonfiore – un dispositivo da portare comodamente con te e da avere sempre a tua disposizione – lo stick dopopuntura Medel è la soluzione ideale!

Ti aiuterà a velocizzare la guarigione dalle punture di insetto, donandoti un immediato sollievo e riducendo pruriti e gonfiori. Lo stick dopopuntura funziona con una tecnologia all’avanguardia. È, infatti, dotato di una piastra in ceramica che sviluppa calore mirato, da applicare per pochi secondi sulla zona colpita. Ciò ti servirà ad alleviare il gonfiore ed attenuare la sensazione di prurito.

Preparati a goderti l’estate senza fastidi e preoccupazioni, soprattutto se hai con te dei bimbi piccoli, la cui pelle sensibile merita un occhio di riguardo. Con lo stick dopopuntura Medel le punture di zanzara e di altri insetti non rischieranno più di rovinarti la giornata! 

Se desideri ricevere ulteriori informazioni su questo dispositivo, non esitare a contattarci e ti daremo ogni indicazione utile. Nel frattempo, per saperne di più, consulta la scheda tecnica dello stick dopopuntura.

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