La storia dell’aerosol

In questo articolo parleremo dell’aerosol, dei suoi benefici per la salute e delle sue indicazioni terapeutiche. Molte persone hanno utilizzato l’apparecchio per aerosolterapia almeno una volta nella vita; ma quante conoscono la sua storia? Ripercorriamone, in breve, le tappe fondamentali.

Questo dispositivo basa il proprio funzionamento sul principio della nebulizzazione per il trattamento delle patologie polmonari e respiratorie. Il termine nebulizzatore, in ambito medico, è stato utilizzato per la prima volta a partire dalla seconda metà dell’800 per indicare gli apparecchi idonei a trasformare un liquido, in uno spray da inalare a scopo terapeutico.

Questo principio fu introdotto già nell’antichità – circa 4 mila anni fa – in India nell’ambito della medicina ayurvedica dove veniva impiegato per il trattamento dell’asma: venivano vaporizzate, cioè, sostanze derivate da piante con proprietà broncodilatatrici. Anche nell’antico Egitto, e ai tempi dei Romani, questo sistema trovò larga applicazione.

L’invenzione del primo, vero e proprio apparecchio per l’aerosol risale, però, alla seconda metà dell’800, con la comparsa degli inalatori di Nelson, sistema che fu poi perfezionato nel corso del XX secolo, nello specifico a partire dagli anni ’30, con gli apparecchi Pneumostat, poi Parke-Davis Glaseptic (in Germania).

Circa 10 anni dopo, venne realizzato il nebulizzatore Collison, mentre il Wright fece la sua comparsa negli anni ’50. Al ’56 risale l’esordio dell’Inalatore Pressurizzato Predosato (pMPI) dei Laboratori Riker, al quale fecero seguito ricerche scientifiche molto approfondite in materia di aerosolterapia. Pochi anni dopo, furono introdotti sul mercato i primi apparecchi ad ultrasuoni, mentre negli anni ’70 quelli a polvere secca (PDI), fino ad arrivare ai moderni dispositivi.

Cos’è l’aerosol

Ma a che cosa serve, nello specifico, l’aerosol? In pratica, si tratta di un dispositivo che emana aria o gas propellente, nel quale è presente, in sospensione, il farmaco da assumere. La persona a cui viene somministrata l’aerosolterapia, dunque, inala il farmaco, che arriva direttamente alle basse vie respiratorie (polmoni e piccoli bronchi) senza passare per via orale.

Ciò permette di utilizzare dosaggi più ridotti di medicinali e di diminuirne, così, gli effetti collaterali, in quanto il farmaco va ad agire direttamente sugli organi interessati (l’apparato respiratorio), anziché disperdersi in parti dell’organismo che non ne trarrebbero vantaggio.

 

Aerosol, come funziona

Come funziona, dunque, un aerosol? È molto semplice: occorre inserire nell’ampolla dell’apposito apparecchio il dosaggio di farmaco indicato dal medico, che consiste in una soluzione fisiologica in cui sono disciolte minuscole particelle terapeutiche. Il dispositivo una volta acceso, genera, attraverso un compressore d’aria, una miscela aria-farmaco che viene nebulizzata e respirata dal paziente tramite appositi strumenti per l’inalazione, via naso (boccaglio nasale) o via bocca (mascherina).

L’utilizzo del dispositivo è molto semplice: prima si collega il tubo dell’aria al compressore, poi l’ampolla che contiene il farmaco alla maschera o al boccaglio, e infine si aziona il macchinario e si inala la soluzione nebulizzata fino ad esaurimento.

 

Quando si usa l’aerosol

L’aerosolterapia è indicata per trattare le patologie delle vie respiratorie, specialmente in caso di bronchite asmatica, bronchiolite e laringite ipoglottica, una malattia quest’ultima che si manifesta con il rigonfiamento dei tessuti al di sotto delle corde vocali e la tipica tosse “a foca”.

L’aerosol può essere utilizzato con successo, in generale, per il trattamento di tutti i disturbi della trachea, dei bronchi e dei polmoni. In caso di raffreddore, tosse e mal di gola, può aiutare a sciogliere il catarro e ad alleviare il dolore dovuto all’infiammazione.

Quando fare, allora, l’aerosol? Non vi sono prescrizioni particolari per quanto riguarda l’orario: qualsiasi momento della giornata è adatto, meglio se lontano dai pasti, in quanto ad alcuni soggetti potrebbe dare fastidio. I momenti ideali sarebbero a metà mattina e a metà pomeriggio.

Per ulteriori informazioni sulle indicazioni terapeutiche e i benefici dell’aerosol, consulta questo articolo: /benefici-aerosol/.

 

Aerosol negli adulti

L’aerosol negli adulti, come anticipato, è la soluzione ideale per le patologie dell’apparato respiratorio: si tratta, infatti, di una terapia per nulla invasiva e capace di dare ottimi risultati in tempi brevi. Consente di curare sia i disturbi stagionali, con sintomi parainfluenzali, sia le patologie croniche come l’asma.

L’aerosolterapia è anche particolarmente indicata nelle persone anziane, che risultano più esposte al rischio di infezioni, come la bronchite cronica o acuta, sia per motivi legati all’età, sia perché sono spesso a contatto con i nipotini, anch’essi soggetti fragili da questo punto di vista.

 

Aerosol nei neonati e nei bambini

L’aerosol è una terapia molto efficace soprattutto nel caso di bambini e neonati, perché, come accennato in precedenza, consente di ridurre drasticamente le dosi del farmaco somministrato e di aumentare, al contempo, la risposta terapeutica del bambino.

Si può fare l’aerosol nei neonati, dunque? Assolutamente sì: non esistono controindicazioni in questo senso, perché il farmaco prescritto per la terapia risulta facilmente assimilabile dall’organismo, diversamente da quanto accade con le terapie assunte per bocca, che sono maggiormente soggette a dispersione.

 

 Come fare l’aerosol ai neonati

Per eseguire l’aerosol a bambini e neonati, occorre utilizzare l’apposita mascherina pediatrica, tenendola ben aderente al viso e facendo attenzione a non far arrivare il vapore sugli occhi, cosa che potrebbe dar luogo a eventuali irritazioni. L’utilizzo del boccaglio nasale risulterebbe, invece, difficoltoso in pazienti così giovani.

Qual è il modo migliore, quindi, per somministrare l’aerosolterapia ai neonati? Per prima cosa, è opportuno iniziare l’aerosol in un momento in cui il bambino è tranquillo e rilassato: sarebbe controproducente insistere, nel caso in cui fosse agitato o stesse facendo i capricci. Se sta piangendo o è maldisposto, è fondamentale riuscire prima a calmarlo.

In secondo luogo, occorre sempre adottare un approccio rassicurante ma allo stesso tempo deciso: mostrarsi fermi, a proprio agio e sempre con delicatezza. L’aerosol può anche essere praticato nei neonati senza controindicazioni mentre dormono, avendo cura di posizionare correttamente la mascherina – ovviamente, usando il modello adatto ai lattanti – e approfittando di quel momento di riposo per eseguire la terapia in modo più agevole.

 

 Come fare l’aerosol nei bambini

Lo stesso principio vale per i bambini: è necessario procedere in un momento di tranquillità, con un approccio calmo e sicuro. Un’ottima idea è anche quella di proporre l’aerosolterapia come un gioco, magari prevedendo un piccolo premio alla fine dell’applicazione. Ogni genitore, conoscendo il proprio figlio, sarà in grado di elaborare una strategia efficace in questo senso. In questo articolo abbiamo raccolto alcune idee utili: /come-fare-aerosol-ai-bambini/.

Che fare, però, se il bambino non vuole fare l’aerosol? In questo caso sarebbe inutile cercare di forzare la mano: insistere, anzi, non farebbe che esasperarlo e creare una sorta di “antipatia” nei confronti dell’apparecchio. In questo caso, sarebbe più opportuno riprovare in un momento di maggiore tranquillità, cercando di evitare forzature.

Per quanti minuti è necessario, poi, fare l’aerosol? L’indicazione generale è che per nebulizzare la dose di soluzione fisiologica “standard” (3 ml) occorrono all’incirca 8-10 minuti. In ogni caso, è importante seguire scrupolosamente le prescrizioni del pediatra e scegliere un apparecchio per aerosol che sia dotato di strumenti appositi per bambini e neonati.

Aerosol Medel

A tal proposito, Medel realizza apparecchi per aerosol specifici per l’utilizzo in età pediatrica, oltre, naturalmente, ai modelli adatti a individui in età adulta. A seconda delle esigenze di impiego, Medel dispone di apparecchi per aerosol con caratteristiche mirate, come ad esempio sistemi con doccia nasale, sistemi portatili, per bambini, classici o più compatti. Puoi visionarli a questa pagina.

Come illustrato in precedenza, l’aerosolterapia è adatta a curare sia alcune patologie croniche del sistema respiratorio, sia i cosiddetti malanni di stagione; contribuisce a fluidificare il muco e aiuta l’organismo ad espellerlo in maniera assolutamente non invasiva, sicura e mirata. Possono trarne vantaggio tutti i componenti della famiglia e le persone di qualsiasi età, dai neonati agli anziani.

Per qualsiasi informazione e per ulteriori dettagli, non esitate a contattarci.

 

 

 

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