Come tutti sappiamo, quando si parla di salute il ruolo della prevenzione è fondamentale. Questo vale anche e soprattutto per il sistema cardiovascolare: non dimentichiamo che le patologie che affliggono il cuore e l’apparato vascolare sono ad oggi in cima alla lista, in Italia, per gravità e diffusione, come ribadito dal Ministero della Salute.

Questo è anche il motivo per cui il 29 settembre ricorre la Giornata Mondiale del Cuore, organizzata per la prima volta nel 2000 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per diffondere informazioni essenziali e sensibilizzare le persone in merito all’efficacia della prevenzione nel contrastare il rischio cardiovascolare.

Anche la Giornata del Cuore 2021 si prefigge ciò, e lo fa riportando l’attenzione sull’unione fra le persone. Dopo tanti mesi di distanze e chiusure imposte dall’emergenza Covid-19, la World Hearth Federation – promotrice dell’evento – ha desiderato porre l’accento sull’importanza di ristabilire una connessione, intitolando questa giornata per la prevenzione cardiovascolare 2021 “Usa il cuore per connettere”.

L’invito è quello di prendersi cura di noi stessi e delle persone che ci circondano proprio attraverso la prevenzione.

La prevenzione, perciò, in questo e in molti altri casi, è di primaria importanza, perché consente di una diagnosi tempestiva e un celere intervento qualora si dovessero riscontrare eventuali anomalie. Come fare, dunque, per tenere sotto controllo la propria salute?

Nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, un contributo fondamentale è fornito dal monitoraggio individuale dei propri valori: provare la pressione e misurare la saturazione del sangue, ad esempio, sono indispensabili per andare in questa direzione.

 

L’importanza di determinare il rischio cardiovascolare

Fondamentale per prevenire il rischio cardiovascolare è, poi, determinare l’indice di rischio: ma come si fa? Ebbene, il calcolo del rischio cardiovascolare prevede la valutazione della colesterolemia e di altri fattori: peso corporeo, glicemia, trigliceridemia e stile di vita (ad esempio sedentarietà e tabagismo).

Per quanto riguarda la misurazione dei valori del colesterolo, vengono esaminati i livelli di “colesterolo buono” (HDL) e “cattivo” (LDL)  attraverso un prelievo di sangue svolto a digiuno. In particolare, con un elevato indice di HDL sul colesterolo totale, il rischio cardiovascolare risulta più basso: ad esempio, il rischio sarà molto basso con un rapporto di 3,40 e molto alto con un rapporto di 24 (l’indice medio, quindi accettabile, è di 5,3).

Come si calcola, dunque, il fattore di rischio cardiovascolare? È semplice e si può fare anche online: basta inserire il valore del colesterolo totale, quello dell’HDL e il proprio sesso (esistono in rete programmi appositi per il calcolo automatico).

Se il risultato dovesse essere negativo, si dovranno adottare al più presto misure per abbassare il colesterolo “cattivo”, in primis seguendo una dieta più salutare e prevedendo un frequente esercizio fisico.

 

I fattori di rischio cardiovascolare

Come accennato, esistono altri fattori di rischio, oltre alla colesterolemia:

  • obesità (i chili in eccesso causano uno sforzo maggiore al cuore);
  • tabagismo;
  • familiarità alle malattie cardiovascolari;
  • età e sesso (in età giovane e matura, risultano più a rischio gli uomini, mentre in menopausa il fattore di rischio è simile); gli uomini fra i 50 e i 60 anni sono maggiormente esposti al rischio di infarto del miocardio;
  • presenza di altre patologie, come diabete e ipertensione.

Se ti riconosci in questo “identikit”, è consigliabile procedere a un controllo per fugare ogni dubbio. Ovviamente, la raccomandazione è sempre quella di adottare uno stile di vita e un regime alimentare sani e bilanciati.

 

La prevenzione cardiovascolare a casa

Per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, dunque, è importante “giocare d’anticipo” adottando individualmente le misure necessarie, che passano, ad esempio, dalla scelta dei giusti alimenti, e dall’abbandono di abitudini nocive, come quella di fumare.

Che altro fare, poi? Alcuni semplici controlli da fare a casa possono rivelarsi estremamente efficaci. Vediamo quali.

L’ossigenazione del sangue

Controllare i valori dell’ossigenazione del sangue e la frequenza cardiaca (come spieghiamo qui: /saturimetro-a-cosa-serve/) permette di evitare danni anche gravi al muscolo cardiaco e al cervello.

I livelli di ossigeno nel sangue possono essere facilmente rilevati con uno strumento apposito: il pulsossimetro, o saturimetro, ovvero un misuratore non invasivo e al contempo affidabile dell’ossigenazione del sangue.

Un monitoraggio periodico, soprattutto in età avanzata, consentirà, quindi, di scansare disturbi e patologie dell’apparato cardiovascolare.

 

La pressione del sangue

Altrettanto importante è misurare la pressione del sangue, un’operazione veloce che può essere fatta a casa con l’apposito misuratore di pressione e che permette di diagnosticare tempestivamente, ad esempio, la tendenza all’ipertensione arteriosa

Si stima, infatti, che questo disturbo colpisca circa il 35% della popolazione italiana ultracinquantacinquenne (15 milioni di persone), e che soltanto la metà di chi è affetto da ipertensione ne sia al corrente. Di qui l’importanza di una maggiore attitudine ai controlli. 

In questo articolo ti spieghiamo, dunque, come misurare la pressione: /come-si-misura-la-pressione-arteriosa/)

 

Attività fisica e cuore

Anche l’abitudine quotidiana all’esercizio fisico – naturalmente, commisurato alle proprie capacità e attitudini – è un toccasana per la prevenzione cardiovascolare. 

Attività fisica e prevenzione delle malattie cardiovascolari vanno, difatti, a braccetto: muoversi con regolarità (indicativamente 30 minuti al giorno) aiuta a mantenere efficiente la funzionalità del muscolo cardiaco, a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo (leggi qua: https://www.paginemediche.it/benessere/cura-e-automedicazione/lo-sport-fa-bene-al-cuore-ecco-perche).

I migliori esercizi per contrastare le malattie cardiovascolari sono la corsa, il nuoto, il ciclismo, il tennis e tutti gli esercizi che fanno leva sulla resistenza (senza esagerare). 

Al contrario, secondo lo European Heart Journal, gli sport estremi, che inducono a spingere l’organismo ai limiti delle proprie possibilità, “fanno male al cuore” e, pertanto, non sono indicati a chi già soffre di determinate patologie. In sostanza: sì all’attività fisica, ma senza sforzi eccessivi.

 

Medel e la prevenzione cardiovascolare

Ribadendo, come facciamo sempre nel nostro blog, che controlli regolari dal proprio medico di base sono essenziali per monitorare la propria salute, ti segnaliamo che Medel ha a tua disposizione due validi strumenti per la prevenzione cardiovascolare: il misuratore di pressione e il saturimetro, o pulsossimetro, professionale

Entrambi di utilizzo semplice e non invasivo, ti aiuteranno a tenere sotto controllo la salute del tuo sistema cardiovascolare ed eventualmente ad intervenire con rapidità, qualora dovessi riscontrare delle irregolarità. Contattaci senza impegno per ulteriori informazioni e delucidazioni.

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